Il terminale di scarico è sicuramente quello che qualifica l’eccellenza della nostra moto grazie al nome che porta. Il terminale è costituito da un involucro esterno, solitamente viene costruito in acciaio, alluminio, carbonio, titanio. Viene poi riempito con del materiale termoisolante e fonoassorbente che andrà ad avvolgere un tubo forato che è quello che alla fine permette il passaggio dei gas di scarico.
Come è costruito un terminale di scarico?
Scopriremo adesso come è fatto questo importantissimo terminale di scarico. Dunque, all’esterno troviamo un involucro che nei modelli più prestigiosi è in carbonio o in titanio ma può essere anche in alluminio o in acciaio. All’interno di questo involucro passa un tubo forato che è il vero e proprio condotto dei gas di scarico, tra il tubo e l’involucro esterno, si colloca un tessuto. Tutto ciò ha lo scopo di ridurre il consumo del tessuto ma porta con sé come conseguenza una minore efficacia nella funzione di riduzione del rumore, per questo viene usata soprattutto nel racing.
Come funziona?
Il terminale di scarico funziona in un modo piuttosto semplice. I gas e il rumore che proviene dallo scarico del motore, vanno a passare attraverso lo scarico dove si espandono ma vengono ridotti dalla presenza del tessuto. Logicamente, a causa delle temperature, il materiale tende a consumarsi. Ecco perché è importante che ci sia sempre la presenza della reticella che protegge il tessuto.
Manutenzione
La manutenzione dell’impianto di scarico è semplicemente una periodica sostituzione di questo tessuto, operazione che il motociclista amatoriale, quindi non un pilota, può limitarsi ad effettuare una volta all’anno.
Consigli
La sostituzione del terminale di scarico è da sempre motivo di discussione tra i motociclisti. Poiché ci sono diciture controverse sulla sostituzione omologata o meno. In primis è necessario sapere che il codice della strada consente la sostituzione del finale della marmitta con un terminale di scarico semplice. È bene prestare quindi attenzione alla scheda tecnica della marmitta per moto che decideremo di andare ad acquistare. Ci sono però situazioni di infrazione spesso dovute alle modifiche operate dal proprietario della moto o all’usura del prodotto. Ecco perché si consiglia sempre di andare a fare la manutenzione della moto da un meccanico. Queste modiche sono quelle che generano una eccessiva rumorosità della nostra moto, per le quali l’omologazione non ci mette al sicuro dalle sanzioni amministrative. Proprio sulla carta di circolazione del veicolo è riportato il livello di rumorosità dello scarico montato in origine. Ma ancora più sanzionabile è circolare con uno scarico da corsa se si va su strada.
Scegliere il modello giusto di impianto di scarico
L’impianto di scarico serve ai motori, come abbiamo detto, per far fuoriuscire i gas di scarico prodotti da quest’ultimo. Gli impianti di scarico possono essere fatti di diversi materiali. Possono essere in acciaio inox, in alluminio, o in fibra di carbonio, anche se la maggior parte sono fatti in titanio. Ma per le moto da pista infatti esiste una tipologia di modelli dedicati. Essi hanno lo scopo di potenziare le caratteristiche propulsive della moto. Nel caso invece dell’utilizzo stradale il discorso è molto diverso. È possibile sia cambiare l’intero impianto, che cambiare soltanto qualche componente.
Curiosità tecnica sul terminale di scarico
Cambiare il solo terminale in genere altera la fluidodinamica del motore, ovvero che si otterrà ciò che vogliamo, la diminuzione del peso, miglior design, quindi estetica gradevole e un suono più piacevole. Se rimuoveremo il catalizzatore le differenze saranno maggiormente avvertibili anche in termini di calore. Molto dipende dai terminali installati, se sono per la nostra moto e quali modifiche occorrono a livello di carburatore. Si può mettere anche il terminale da solo prima, e di conseguenza un filtro più permeabile. Diciamo che il solo terminale oggi serve per il suono e per la diminuzione del calore e del peso dato dai catalizzatori.
Differenze tra terminali racing e da strada
Una notevole differenza tra un terminale racing e uno semplice, sta nel peso, perché nel filtro sportivo fa sempre coppia con lo scarico. Lo scarico racing è solitamente in carbonio, non è molto omologato, si può rischiare una sanzione come avevamo accennato. Appunto, non basta che sia omologato ma deve anche essere certificato sul libretto. Capita spesso di domandarsi se sia il caso o meno di sostituire lo scarico originale della propria moto con uno di tipo sportivo, e se davvero questo modifiche facciano vedere dei miglioramenti in termini di prestazioni. Anche perché è vero che sistema di serie rappresenta un vero e proprio limite in grado di ridurre le potenzialità di un motore, quindi, un’eventuale sostituzione a favore di un modello più da corsa può portare solo a limitatissimi miglioramenti, se non addirittura a un declino dell’erogazione complessiva e un aumento dei consumi. In poche parole, le norme antinquinamento sono rigide, facendo sì che lo scarico di serie sia diventato sempre più sofisticato e specifico per l’uso con il motore con cui nasce. Perciò, il consiglio è quello di pensare a mantenere il nostro scarico di produzione che sostituirlo.