Il freno è chiaramente una parte fondamentale della moto su cui non si deve mai decidere o pensare di fare una scelta molto superficiale, questo al fine di mantenere un’alta sicurezza personale. La frenata, è sicuramente la parte deve andare a costituire praticamente sempre il punto con cui si potrà avere un’ottima accelerata. Perciò, se si pensa di essere in grado di frenare, questo vorrà anche dire essere sicuri sul proprio mezzo, sarà una delle cose che dovremo imparare subito quando si va ad acquistare la moto. Per cui, al fine di permetterci quella che dovrà essere un’ottima frenata si devono avere sicuramente degli ottimi freni, che andranno a dipendere soprattutto da quella che sarà anche la scelta delle pastiglie che andremo ad acquistare. Le pastiglie, quando si va a frenare, vanno ad avvolgere il disco in modo da creare attrito, così da poter fare resistenza e andare ad ostacolare il movimento rotatorio della ruota.
Cosa sapere sulla frenata
Ciò che riguarda quella che sarà una frenata, dipenderà da diversi fattori, che saranno inerenti alla tipologia di moto, così come anche all’uso della moto. Inoltre, sono anche inerenti anche alla tipologia stessa della pastiglia che sarà montata. Se si sfrutteranno dei sistemi diversi che riguardano la frenata, allora i freni a disco saranno quelli che verranno utilizzati per:
- le ruote anteriori, così andranno ad aumentare la potenza di frenata.
Per quanto riguarda le ruote posteriori, invece, vengono utilizzate le altre tipologie e sono i freni a tamburo, che andranno a necessitare dell’uso di cilindri delle due ruote. All’interno del freno a tamburo, i cilindri delle ruote andranno a spingere contro quelle che sono le ganasce del freno, che a loro volta potranno premere contro l’interno del tamburo del freno, in modo che si vada a provocare l’attrito che rallenta la moto.
Come funzionano i cilindri delle ruote
I cilindri delle ruote saranno tutti quelli che avranno come funzione il sistema di frenatura idraulica, ovvero, dove il fluido idraulico, di solito dovrebbe essere un olio di qualche tipo, sarà pressato con un tubo stretto, che a sua volta dovrà spingere il fluido contro i vari pistoni nei cilindri delle ruote. I cilindri, a loro volta, dovranno spingere verso l’esterno e contro quelle che saranno le ganasce del freno con delle pressioni variabili, a seconda della pressione che sarà poi esercitata sul fluido dal pedale del freno. Tale tipologia di sistema è quella che permetterà una facile modulazione di potenza della frenatura.
Che tipi di cilindri ci sono
Ogni ruota posteriore ha il suo cilindro ruota. Sono tutti quelli che saranno montati all’interno del tamburo del freno e su di un punto che viene detto di montaggio, che dovrà sempre essere uguale e che dovrà poter essere vicino alla parte superiore del tamburo, ciò non si deve flettere nel momento in cui i cilindri delle ruote si andranno ad attivare. I cilindri delle ruote di solito sono a forma di tubo corto o cilindro, presentano dei pistoni che poi andranno a sporgere da entrambi i lati. Questi pistoni saranno, dunque, dei pistoni che vedremo all’interno del cilindro e saranno anche circondati da delle guarnizioni di gomma al fine di evitare delle perdite di fluido idraulico. Quando saranno azionati, i pistoni verranno poi forzati all’esterno dal fluido che verrà, di conseguenza, forzato attraverso il cilindro. Perciò:
- un cilindro per la ruota funziona in modo classico come un cilindro principale su di un freno a disco, ma solitamente sarà soggetto a guasti dopo usura.
- un cilindro per la ruota è facile da sostituire, così come è meno costoso di un freno a disco.
- i cilindri delle ruote sono un punto di accesso per il fluido idraulico.
- ogni cilindro ha una vite di spurgo che consente l’accesso al liquido dei freni.
- per poter riparare o sostituire un cilindro, le tubazioni dei freni devono essere spurgate o lavate.
Le caratteristiche dei dischi dei freni
Oltre che ai classici cilindri, dobbiamo anche poter sapere quali sono i tipi di dischi dei freni che ci sono in commercio, per cui dovremo sapere che ne esistono diversi con diversi materiali, vediamo quali sono:
- Ghisa: anche se non è più utilizzata a causa del suo peso, è comunque un materiale che si può scegliere.
- Acciaio: stiamo parlando della tipologia di dischi formata da una lega che, in base al materiale usato, si suddividono in due categorie. Le due categorie saranno lo steel carbon e l’acciaio inossidabile, quest’ultimi sono i più utilizzati e si caratterizzano per essere la tipologia con alta concentrazione di cromo.
- Ceramica o Carbon-Ceramica: questi vengono usati per tutti gli impianti che hanno bisogno di una performance massima.
- Carbonio o carbon-carbon: la forza frenante di questa tipologia è data da quello che è il mantenimento di varie temperature che saranno molto elevate, il che ne comporta un impiego solo per chi va a fare competizioni, dove la velocità e il calore che verrà generato in frenata sarà altissimo. Più ci sarà calore e più freneranno.
- Alluminio, questo veniva usato molti anni fa, adesso non è più utilizzato a causa della scarsa durata.
Forma dei dischi
Infine, l’ultima parte su cui ci soffermeremo riguarda proprio la forma dei dischi dei freni. Essi devono, quindi, essere:
- pieni, sono tutti quei dischi che saranno pieni e rotondi, che presenteranno una doppia superficie che verrà messa a contatto con le pastiglie. Si tratta di tutti i modelli più diffusi sia per le auto che per le moto.
- a margherita, sono i dischi che presentano la forma di una margherita che verrà impiegata solo nel mondo motociclistico. Ha una piastra frenante particolare, visto che sarà a onda o verrà intagliata. Anche per quello che riguarda questa tipologia di dischi a margherita, essi potranno avere la peculiarità di andare ad essere utilizzati nelle moto che potranno andare fuori strada.
- ventilato, ultima tipologia, che è però molto rara nel campo motociclistico, sono state usate per molto tempo nel campionato Superbike. I dischi vengono uniti tra di loro e faranno in modo di lasciare uno spazio al fine di consentire un passaggio per l’aria tra i due.